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Al lago delle Lame, una gita sulla neve

 

E’ una luminosa giornata invernale e da Villa Paggi ci dirigiamo lungo la provinciale 586 che da Carasco va in direzione della val d’Aveto. Facciamo sosta a Borzonasca, alla nuova sede dell’ente parco dell’Aveto, per informazioni e materiale turistico sul Parco. Prima di raggiungere Santo Stefano d’Aveto, prendiamo una deviazione sulla destra dopo Magnasco che ci porta verso il lago delle Lame, meta che si trova a un’ora d’auto dal nostro Bed and Breakfast.

Il lago delle Lame, situato nel Parco naturale regionale dell’Aveto, è uno dei pochi laghi glaciali della Liguria. La sua origine, come quella dei vicini laghi delle Agoraie, si deve ad un ghiacciaio esistente 20.000 anni fa sul versante nord-ovest del monte Aiona.

Lasciata l’auto al parcheggio del Lago delle Lame (1048 m), si possono seguire diversi percorsi naturalistici ed escursionistici, ricchi d’interesse in ogni stagione, alcuni dei quali percorribili anche in bicicletta.  Nei giorni scorsi c’è stata un’abbondante nevicata, i prati sono ricoperti di un manto candido sul quale con gioia scorgiamo tracce di diversi animali come lepri e ungulati.

Ci incamminiamo sul sentiero contrassegnato con il segnale PNO che sale rapidamente su un’ampia sterrata tra faggi e abeti. Il silenzio, interrotto soltanto dal canto di qualche uccello e dai tonfi della neve che cade dagli alberi, consente di calarsi in questa atmosfera suggestiva che l’ambiente montano regala. Lungo il percorso si incontrano diverse pozze e laghetti, tra cui il Lago Code d’Asino e il Lago delle Asperelle. Proseguendo sulla strada sterrata il percorso costeggia la recinzione della Riserva delle Agoraie. La riserva naturale delle Agoraie è un’area protetta, alla quale si può accedere soltanto in alcune occasioni tramite visite guidate, da prenotare con largo anticipo.

Qui iniziamo a seguire i cartelli che indicano il percorso PNX, che aggira la Riserva delle Agoraie. Lungo il tragitto incontriamo altri laghetti, la Pozza della Polenta (1365 m), così chiamato perché in primavera la fioritura di Caltha palustris lo tinge di giallo e il piccolo Lago di Sopra (1398 m). Vale la pena fare una breve deviazione per ammirare un faggio di circa 500 anni, chiamato il Re della Foresta. Il sentiero si snoda per lo più all’interno di un fitto bosco, ma alcuni punti panoramici offrono scorci sulla Val d’Aveto, il Monte Aiona, i monti Maggiorasca e Groppo Rosso.

Al termine dell’anello, che si percorre tranquillamente in tre ore circa più le soste, una pausa ristoratrice presso l’albergo lago delle Lame, in posizione privilegiata proprio sulle sponde del lago, ci consente di rifocillarci con la sua ottima cucina ligure.